Mercato immobiliare cinese


Mercato immobiliare cineseConsiderando il mercato immobiliare cinese ci si rende subito conto di come una nazione di così grandi dimensioni sia potuto andare, nel tempo, di pari passo con le decisioni del suo governo. Il concetto di 'proprietà' immobiliare in Cina acquisisce contorni completamente diversi da quelli in uso nel resto del mondo. Ricordiamo infatti che con Mao, nel 1949, venne azzerato il concetto di proprietà privata, a favore di quello di proprietà collettiva. Ne deriva che ancora oggi il mercato immobiliare cinese è ancora poco documentato, nonostante il suo recente sviluppo nella  metà degli anni Novanta. In effetti, ricordiamolo, la Repubblica Popolare Cinese ha inserito solo da poco tempo la tutela della proprietà privata tra i principi fondamentali della Costituzione.

Investitori e privati hanno in genere difficoltà ad acquisire informazioni definitive e chiare sul processo di compravendita immobiliare, si rende pertanto necessario affidarsi ad un rappresentante legale, locale o internazionale, altamente specializzato. Allo stesso tempo è necessario munirsi di un agente immobiliare ufficiale, cioè munito di licenza.

Nonostante la crisi finanziaria e immobiliare globale abbia colpito anche la Cina, portando ad una drastica diminuzione delle vendite, l'investimento immobiliare nel paese continua ad avere un grande potenziale di crescita. Il motivo è da ricercare ancora una volta in due campi: la crescita economica della nazione, che continua ad essere la più veloce di tutto il mondo, e la politica statale cinese, che rimane pur sempre favorevole all'investimento straniero nel proprio territorio (la Cina ha infatti rivisto da tempo le proprie leggi per favorire la compravendita immobiliare straniera). Da parte sua, l'investitore straniero pone l'accento della propria ricerca immobiliare su due fronti, quello residenziale e quello commerciale.

Il sistema legale immobiliare è regolato dal Congresso Nazionale del Popolo e dai suoi comitati permanenti, compresi gli istituti e gli organismi dipartimentali. In base alla Costituzione cinese del 1982, la proprietà urbana è dello Stato mentre la proprietà rurale è in mano alle collettività agricole, in poche parole, tutta in mano del governo. La legge di revisione della Costituzione del 12 aprile 1988, accoglie il trasferimento del diritto d'uso della proprietà immobiliare. In base a questa legge, in Cina oggi si distingue il titolo della proprietà dall'uso della stessa, con tale distinzione si dà ampio spazio ad una possibile privatizzazione: il singolo individuo può avere 'uso' della proprietà attraverso un 'lease' a lungo termine (un po' quello che avviene nel Regno Unito, dove si distingue la proprietà free-hold da quella lease-hold, e dove la stessa s'intende appartenere tutta alla corona inglese).

Il trasferimento del titolo di proprietà in Cina avviene pertanto sotto forma del trasferimento del 'diritto' di usare la proprietà. Per acquisire un diritto d'uso della proprietà, il richiedente/acquirente deve firmare un contratto con l'autorità locale preposta, dietro il pagamento di una quota. L'uso del diritto è garantito per il termine stabilito dal contratto, che in genere varia dai 40 anni per uso commerciale, 50 anni per uso industriale o 70 anni per uso residenziale.

In mezzo a tutte queste considerazione, è importante ancora una volta ricordare che la proprietà della terra rurale, per intenderci quella agricola, è rimasta ancorata dall'altra parte della sponda, è cioè ancora considerata di proprietà delle collettività rurali e pertanto dello Stato. Diversi conflitti interni nel governo stanno tuttavia lentamente portando a qualcosa di conclusivo, a favore del cittadini: di recente forza legislativa è infatti il regolamento che prevede l'esproprio della proprietà agricola 'solo' per "pubblica utilità" e con "adeguato indennizzo", prima di allora essa veniva 'prelevata' senza  alcuna giustificazioni da parte dello Stato.

In conclusione, l'investitore immobiliare in Cina deve essere cosciente della ristretta disponibilità all' urbanizzazione edilizia suscettibile di vendita allo straniero. Le proprietà più attraenti, siano esse residenziali o commerciali, le troviamo in città come Shanghai,   che da sola rappresenta il traino all'investimento internazionale in Cina (ricordiamo che la città nel 2010 sarà sede del World Expo), a cui fanno ecco città come Pechino, Canton, Tianjin, ShenzhenDalian.

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