Caratteri economia cinese

Settore economico CinaL'economia cinese si affaccia nel XXI secolo come una delle più potenti del panorama internazionale. Quella che fu una delle più grandi potenze del mondo, dopo anni di declino e di chiusura verso il mondo esterno, riappare con nuovo impeto, vigore e grandi potenzialità economiche.

Il progresso economico, come è ovvio icco di contrasti sociali e iniquità,  è stato ed è rapidissimo, con tassi di crescita oramai sconosciuti alle nostre economie.  Il gran numero di abitanti, la cui crescita demografica è stata comunque mitigata dalla "politica governativa del figlio unico",  fa si che la Cina abbia a disposizione manodopera generica, specializzata e un altissimo numero di laureatii, pronti a spostarsi per lavorare ed affermarsi.  Solo l'India è destinata probabilmente a competere con la Cina.

Ma quali le ragioni di tanto sviluppo? quali le caratteristiche salienti che hanno portato il Paese a divenire una delle prime economia del pianeta?
 
Una delle caratteristiche principali dell'economia cinese, e sua più grande risorsa, è la popolazione: in una parola, manodopera cinese. Uno dei più grandi meriti dello sviluppo economico cinese è dato infatti dalla possibilità di usufruire di grande manodopera, numerosa e ben preparata (e spesso sfruttata). La globalizzazione ha portato il resto de mondo ad approfittare del basso costo del lavoro offerto dalla nazione, che dal canto suo è stata pronta ad esportare la più grande industria manifatturiera del mondo.

Oggi, tutto è Made in China, dagli abiti e oggettistica dei mercatini economici della città, alle grandi marche della moda internazionale e ai dentifrici sbianca-denti ultimo modello; tutti fabbricati, disegnati, colorati, cuciti, assemblati, e quant'altro, in Cina. Oltre alla manifattura, l'economia della Cina si basa sull'agricoltura, industria in genere, risorse minerarie e forestali e allevamento. Il turismo, sia commerciale che di piacere, si sta facendo strada in maniera sempre più crescente. Lo sviluppo economico della Cina è iniziato, in particolare, a partire dalla fine degli anni Settanta, quando lo Stato comunista della Repubblica Popolare Cinese, ha deciso di porre fine a decenni e decenni di chiusura di mercato. Era il 1979 quando i governanti cinesi decisero di abolire le restrizioni al commercio estero, una decisione che ne è valsa da sola la crescita dell'intero territorio.

Ne è derivato un grosso aumento degli scambi import-export, una conseguente crescita industriale e uno sviluppo economico generale. Accanto all'industria manifatturiera, che impiega ben oltre 4 milioni di lavoratori, troviamo tradizionalmente anche l'industria pesante, tra cui quella d'estrazione mineraria. L'industria chimica è ampiamente presente nella produzione di materie plastiche e farmaceutiche.

Nonostante lo sviluppo industriale abbia caratterizzato l'epoca moderna della Cina, l'agricoltura continua a mantenere interessanti percentuali, grazie soprattutto ad una sua riorganizzazione territoriale e aziendale. Sono diverse oggi le aziende agricole gestite secondo moderni canoni manageriali. La Cina è una delle maggiori esportatrici di riso (la prima nel mondo), di frumento, mais, avena, soia e altri semi oleosi, tè e zucchero. Allevamento, soprattutto quello suino, e la pesca rientrano tra le altre risorse economiche del territorio cinese. Con la pesca, ancora una volta, la Cina, si presenta come uno dei maggiori esportatori nel mondo.

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