Il carattere politico e istituzionale della Cina è stato fortemente influenzato dalla storia del Paese e dalle relazioni internazionali intraprese con il mondo esterno. Si suole segnare una linea di demarcazione dell'ordinamento e della politica della Cina dal 1912, anno della Rivoluzione di Xinai, quella che ha posto fine al grande impero cinese. La Cina andava adottando un sistema statale definito dal mondo intero come autoritario e totalitario.
Nonostante la crescita economica di tipo capitalista del Paese e una significativa apertura alle relazioni internazionali (in particolare con gli Stati Uniti), la Cina è ancora considerata dagli studiosi come uno dei cinque Stati totalitari comunisti ancora esistenti al mondo (insieme al Vietnam, alla Corea del Nord, al Laos e a Cuba). Ciò nonostante, quello della Cina è un caso a se, di difficili paragoni, tanto che lo sviluppo stesso del Paese la pone su un piano totalmente differente dalle nazione sopracitate.
Classificata più volte come a metà strada tra uno Stato comunista e socialista, non sono pochi coloro che ancora oggi non azzardano a definirla come un Paese a piena democrazia. Di seguito vogliamo analizzare il complesso sistema statale cinese, in modo da poter comprendere al meglio il governo di questa immensa cultura e i suoi passi verso il futuro nel mondo.
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